Il violino è uno strumento musicale della famiglia degli archi, dotato di quattro corde accordate ad intervalli di quinta.
I primi violini apparvero verso la metà del Cinquecento; la tradizione ne assegna l’invenzione all’italiano Gasparo da Salò, primo liutaio bresciano di grande fama, la cui opera fu proseguita da Giovanni Paolo Maggini. Il primo violino conosciuto che abbia tutte le caratteristiche dello strumento è quello di Andrea Amati, risalente al 1570 circa. Con Amati e con i suoi figli ebbe inizio la scuola cremonese di liutai, che contò nomi famosi come quelli di Giuseppe Guarneri del Gesù e di Antonio Stradivari. Quest’ultimo raggiunse nei suoi strumenti un livello di qualità ancora oggi considerato insuperabile.
Il violino è composto da una cassa armonica e dal manico innestato nella parte superiore della cassa. La cassa armonica, tradizionalmente di lunghezza compresa tra i 34,9 ed i 36,2 centimetri, è costruita in legno di abete rosso e la forma ricorda vagamente un otto. Il fondo, la parte posteriore, ed il piano armonico sono convessi e vengono lavorati magistralmente per avere uno spesso uniforme con la sgorbia e la pialla.
La costruzione di un violino, così come per tutti gli di strumenti a corda è una vera e propria arte con un suo nome particolare: liuteria. Un’arte che unisce diverse difficoltà, dato che richiede alti livelli di competenza tecnica, conoscenza dei legni, capacità manuali, lunga esperienza, amore viscerale per il lavoro che si svolge e, non ultimo, che il prodotto finito non sia solo perfetto a vedersi, ma sia dotato anche di ottima intonazione, suonabilità e magnifica emissione sonora.
L’Italia è da sempre uno dei paesi con la più alta tradizione nella costruzione dei violini, con in testa la città di Cremona, vera e propria culla di questo meraviglioso strumento musicale. Ancora oggi, la tradizione continua a perpetuarsi e numerosi artisti liutai di tutto il mondo, vengono in Italia per studiare e imparare l’arte dai più grandi maestri, formandosi alle tecniche di costruzione tramandate dai secoli scorsi.
Per fare un violino con la metodologia classica cremonese, vengono utilizzati abitualmente due tipi di legno:
l’abete rosso della Val di Fiemme per la tavola armonica o il davanti, ossia la parte dello strumento che, essendo sollecitata dalle vibrazioni, ne determina il suono.
l’acero dei Balcani che serve per il fondo, ossia il lato B, e il resto dello strumento, che ha come caratteristiche l’elasticità e la presenza di marezzature, ossia dei disegni lineari che conferiscono al legno un aspetto molto elegante.
Nella fascia di confine opera un bravissimo liutaio che utilizzata la tecnica cremonese, Mattia Riva, che vive e lavora a Varese.
Diplomato come Liutaio Restauratore alla Civica Scuola di Liuteria di Milano, sotto la guida del M° Luca Primon, Mattia Riva dal 1996 si occupa della costruzione e del restauro degli strumenti ad arco del quartetto classico, violini, viole e violoncelli. Dal 2005 partecipa a numerosi concorsi ed esposizioni internazionali in Cremona, Francoforte, Mittenwald, Mosca, Poznan, Parigi, Shanghai e Tokyo, consolidando collaborazioni con partner internazionali. Nel 2010 ha vinto la medaglia d’oro (1° premio violoncello) al IV° Concorso nazionale A.N.L.A.I. Professionisti in Pisogne. Nel 2011 ha vinto la medaglia d’oro (1° premio violino, copie d’autore) al II° Concorso Internazionale A.N.L.A.I. in Pisogne. Dal 2017 svolge l’attività di docente (laboratorio di arco) presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
https://www.qualitaeconvenienza.ch/mattia-riva-liutaio/